CENNI CRITICI
Il suo tratto prettamente grafico lo riconduce a studi precedenti e ad un certo amore per il particolare che si esprime nei suoi lavori con decisione e maestria.
Il colore dato con i pastelli, semplici o acquarellati, con l’acquarello ed a volte anche con l’acrilico, si sposano perfettamente con la china e mettono in risalto il tema, tanto che, qualunque sia il soggetto affrontato, diventa uno studio ed uno sfogo dell’anima.
La decisione della forma e la tenerezza del colore danno alle sue emozioni una consapevolezza sempre più profonda.
Pia LABATE (Settembre 2010)
La prima cosa che salta agli occhi osservando le opere di Massimo, è come la precisione quasi espressionistica della sua matita o del suo gessetto (o quant'altro decida di usare) raggiunga picchi figurativi così alti da assurgere ad altre significazioni.
Così la nuvola diventa un'onda, la montagna una nuvola, gli alberi, che introducono alle montagne, corpi in attesa.
Con le mani intimamente dotate di speciali filtri pittorici, Massimo ci restituisce un'intensità e una ricchezza che ha ragione d'essere solo se egli stesso si emoziona e si innamora, come crediamo, di ciò che la vita gli ha insegnato.
Claudio ARCIPRETE (Settembre 2012) |